Trattamento della Sclerosi Multipla con Cellule Staminali

Fino a poco tempo fa, si credeva che il tessuto cerebrale danneggiato non potesse essere riparato e avrebbe comportato sintomi permanenti e irreversibili. Tuttavia, recenti scoperte mediche hanno dimostrato che la ricrescita delle cellule cerebrali e miglioramenti nella funzione neurologica sono possibili. La terapia cellulare basata su MMSCs porta alla sostituzione delle cellule danneggiate e al ripristino della funzione cerebrale. Un numero crescente di ricerche indica che le cellule staminali adulte hanno la capacità di stimolare la generazione di nuovi neuroni, oligodendrociti e astrociti.
Un trial clinico ha mostrato che il protocollo di trattamento con l’uso di preparati a base di cellule staminali è sicuro, efficace nel migliorare la vita e ben tollerato dai pazienti. La medicina rigenerativa come metodo di trattamento della sclerosi multipla dà speranza per un recupero parziale, con miglioramenti dei sintomi osservati in quasi tutti i casi.

Per il trattamento della sclerosi multipla, soprattutto alcune delle sue varianti, a volte viene utilizzato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) come terapia multi-stage che cerca di abbattere il sistema immunitario del paziente e poi ripristinarlo utilizzando cellule staminali ematopoietiche isolate dal midollo osseo del paziente o di un donatore. Tale terapia permette di rivitalizzare il sistema immunitario del paziente affinché smetta di attaccare la propria mielina.

A differenza del trattamento che utilizza cellule staminali ematopoietiche in combinazione con la chemioterapia, l’uso di sole cellule staminali mesenchimali ha un effetto più blando. Sebbene HSCT in alcuni casi possa essere più efficace, comporta anche un gran numero di effetti collaterali associati a seri rischi per la salute, tra cui la malattia del trapianto contro l’ospite (GVHD), la malattia da citomegalovirus (CMV), l’endoteliite e altre conseguenze indesiderate.

Al contrario, l’uso di sole cellule staminali mesenchimali senza includere la terapia immunosoppressiva nel protocollo di trattamento è l’opzione meno invasiva per trattare la SM usando preparati cellulari. In questo caso, il paziente riceve iniezioni endovenose e locali di cellule senza danneggiare il sistema immunitario. Le cellule mesenchimali (MSC) non sono correlate al rischio di rigetto e non provocano lo sviluppo di effetti collaterali, pur avendo, come HSCT, un’efficacia sufficiente per migliorare la condizione della SM nella maggior parte dei pazienti.

Il preparato cellulare più comunemente utilizzato presso Swiss Medica si basa su cellule stromali mesenchimali multipotenti (MMSCs). Durante la terapia, il paziente riceve decine di milioni di queste cellule. La quantità di cellule rigenerate non solo copre le perdite giornaliere, ma le supera di migliaia di volte, rinnovando un patrimonio cellulare di quasi 10-15 anni. Questo porta a un miglioramento dei sintomi e spesso rende l’intero corpo e tutti gli organi più sani e ringiovaniti grazie alle cellule nuove e attive che hanno sostituito quelle vecchie e danneggiate.

Per curare la sclerosi multipla con le cellule staminali proprie (autologhe) sono necessarie quattro fasi. La prima è la raccolta: il grasso o il midollo osseo vengono estratti attraverso un processo semplice. La seconda fase è la separazione: le cellule staminali vengono separate in una centrifuga. La terza è l’attivazione: le cellule del paziente vengono fotoattivate. La quarta è il trattamento: le cellule vengono somministrate al corpo tramite infusione endovenosa standard o un’altra via di somministrazione.

Nel caso di tessuti donati, i preparati cellulari sono già pronti per essere somministrati immediatamente senza necessità di eseguire la procedura di raccolta o di aspettare la preparazione delle cellule.

Grazie ai suoi benefici, il trattamento della sclerosi multipla con cellule staminali può essere promettente in caso di inefficacia o parziale efficacia della terapia principale, e anche in presenza di effetti collaterali dovuti ai farmaci.

Le controindicazioni includono:

• Precedenti risultati negativi con preparati cellulari;
• Qualsiasi tipo di cancro o condizione precancerosa;
• Qualsiasi condizione di salute pericolosa per la vita o terminale;
• Malattia infettiva nella fase acuta;
• Ictus o attacco ischemico transitorio negli ultimi 3 mesi;
• Deviazioni di alcuni indicatori negli esami del sangue;
• Gravidanza e allattamento;
Disturbi mentali e dipendenze;
• Controindicazioni all’anestesia e/o alto rischio di sanguinamento e/o processi patologici nell’area della biopsia proposta (non esclude la possibilità di utilizzare preparati cellulari di donatori);
• Altri ancora.

La procedura di terapia con cellule staminali mesenchimali e sclerosi multipla è molto rapida e semplice. Non richiede anestesia generale. Nella maggior parte dei casi il trattamento sclerosi multipla con diversi tipi di cellule staminali non presenta effetti collaterali. A volte può verificarsi un aumento temporaneo della temperatura corporea come reazione individuale, ma ciò accade in meno del 2% dei casi e passa da solo senza comportare conseguenze negative per la salute del paziente.

La terapia con cellule staminali non causa reazioni allergiche e immunitarie (grazie allo status di privilegio immunitario delle cellule mesenchimali multipotenti MMSCs). È inoltre comprovata la buona tollerabilità della terapia.